Bonus Ristrutturazione 2022: il recupero del patrimonio edilizio in tutte le sue forme

Chi può usufruire del Bonus Ristrutturazioni? Quali sono i lavori ammessi? Quando scadono i termini per la richiesta? Leggi tutte le informazioni o scorri direttamente a quelle che ti interessano selezionando un argomento specifico dall’indice che trovi di seguito.

In cosa consiste

Il Bonus Ristrutturazione è un’agevolazione fiscale che prevede la detrazione del 50% delle spese sostenute per una grande varietà di interventi finalizzati alla riqualificazione edilizia di singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale – anche rurali – e sulle loro pertinenze, nonché interventi di manutenzione ordinaria su parti comuni di edifici condominiali (sempre di tipo residenziale).

Come funziona

La detrazione può avvenire in 3 modi:

  1. direttamente come credito d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo per le spese sostenute; in ogni caso, come tutte le detrazioni d’imposta, l’agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi;
  2. tramite cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante ad altri soggetti, come ad esempio istituti di credito e intermediari finanziari;
  3. sotto forma di sconto in fattura sul corrispettivo dovuto al fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati, anticipato dal fornitore stesso, che poi lo recupererà a sua volta tramite credito d’imposta.

È bene ricordare che per accedere alle detrazioni è sempre necessario presentare un documento fondamentale:

  • il visto di conformità che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta, rilasciato dagli intermediari abilitati, come dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro e dai CAF;

Nel caso si scelgano le alternative (2 e 3) alla detrazione diretta, bisogna presentare anche un ulteriore documento:

  • la asseverazione tecnica che certifichi, entro 90 giorni dalla fine lavori, la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati, rilasciata da tecnici abilitati.

Chi può usufruire dell’agevolazione

L’agevolazione può essere richiesta da contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi per le persone fisiche (Irpef), residenti o non residenti in Italia.

Per quanto riguarda il titolo di godimento sull’immobile, al momento di avvio dei lavori – o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente l’avvio – sono previste le seguenti casistiche:

  • Proprietario
  • Nudo proprietario
  • Promissario acquirente (con compromesso registrato prima della richiesta effettiva di detrazione)
  • Titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • Titolare di un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato, regolarmente registrato
  • Soci di cooperative divise e indivise
  • Imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
  • Soggetti indicati nell’articolo 5 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali

Ad eccezione di proprietario e nudo proprietario, gli altri soggetti devono essere in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario, nonché dei familiari del possessore o detentore dell’immobile.

 

Per quali tipologie di immobili si applica il Bonus Ristrutturazione

L’unico requisito fondamentale degli immobili è che la destinazione d’uso sia di tipo residenziale. I lavori di ristrutturazione possono essere infatti realizzati sulle singole unità immobiliari residenziali e sulle loro pertinenze, ma anche sulle parti comuni di edificio residenziale, per le quali l’agevolazione prevista dal Bonus è trasferibile anche agli interventi di manutenzione ordinaria.

Quali lavori rientrano nel Bonus Ristrutturazione

Il ventaglio di interventi che consentono di accedere al Bonus Ristrutturazione è davvero ampio e variegato.

Si possono infatti identificare almeno 11 categorie di interventi:

  1. Manutenzione ordinaria (solo sulle parti comuni nei condomini)
  2. Manutenzione straordinaria
  3. Restauro e risanamento conservativo
  4. Ristrutturazione edilizia
  5. Ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
  6. Eliminazione delle barriere architettoniche e agevolazione della mobilità interna ed esterna di persone con disabilità gravi
  7. Prevenzione del rischio di subire atti illeciti (es. furto, aggressione)
  8. Cablatura degli edifici e contenimento dell’inquinamento acustico
  9. Risparmio energetico “non qualificato”
  10. Efficacia antisismica (sulle parti strutturali di edifici o complessi di edifici)
  11. Bonifica dall’amianto e prevenzione di infortuni domestici
Vediamo alcuni esempi, caso per caso:
 

  1. Le opere necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti; la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti; il rifacimento di intonaci interni; l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze;
  2. L’installazione di ascensori e scale di sicurezza; la realizzazione e il miglioramento dei servizi igienici; la sostituzione di infissi; il rifacimento di scale e rampe; la recinzione dell’area privata;
  3. L’eliminazione e la prevenzione di situazioni di degrado; l’adeguamento delle altezze dei solai (nel rispetto delle volumetrie esistenti); l’apertura di finestre per esigenze di aerazione dei locali;
  4. La modifica della facciata; la realizzazione di una mansarda o di un balcone; la trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda; l’apertura di nuove porte e finestre;
  5. Gli interventi realizzati su immobili che si trovano in zone per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  6. La realizzazione di ascensori o montacarichi interni; l’installazione di elevatori esterni all’abitazione; la sostituzione di gradini con rampe;
  7. Il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie; la posa in opera di porte blindate, grate, vetri antisfondamento, casseforti a muro; l’installazione di rilevatori di apertura, di fotocamere collegate con centri di vigilanza e di sistemi di antifurto;
  8. La predisposizione cavi, prese, connettori per poter connettere tra loro dispositivi elettronici (computer, monitor, telefoni, etc.); l’installazione di materiali fonoassorbenti e/o fonoisolanti;
  9. Installazione di impianti che producono energia proveniente da fonti rinnovabili (eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica, idraulica, biomassa, etc.)
  10. La messa in sicurezza statica di un edificio mediante, ad esempio, la connessione degli elementi strutturali con piastre e raccorderia in carpenteria metallica
  11. L’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti; il montaggio di vetri anti-infortunio; l’installazione di corrimano.

    Oltre ai costi di esecuzione dei lavori, inoltre, è possibile portare in detrazione anche altre spese funzionali al completamento della pratica edilizia.

     

    • le spese per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse
    • le spese per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento
    • e spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del Dm 37/2008 – ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71)
    • le spese per l’acquisto dei materiali
    • il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
    • le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi
    • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le comunicazioni di inizio lavori
    • gli oneri di urbanizzazione
    • gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione dei lavori e agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998).

      Le scadenze

      La Legge di Bilancio 2022 ha confermato e prorogato l’accesso alle agevolazioni previste dal Bonus Ristrutturazione fino al 31 dicembre 2024. A partire dal 1° gennaio 2025, la percentuale di agevolazione ottenibile scenderà al 35%.