Ecobonus 2022, contenere i consumi e migliorare la sostenibilità degli immobili

Chi può usufruire dell’Ecobonus? Quali sono le scadenze? Come calcolare la percentuale di detrazione? Quali sono i lavori ammessi? Leggi tutte le informazioni o scorri direttamente a quelle che ti interessano selezionando un argomento specifico dall’indice che trovi di seguito.

In cosa consiste

L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale che prevede la detrazione del 50% o del 65% in base alla tipologia di lavori svolti per interventi finalizzati al risparmio energetico su immobili o edifici esistenti – oppure con richiesta di accatastamento già presentata – di qualunque categoria catastale, inclusi gli edifici rurali.

Nel caso si tratti di interventi condominiali realizzati su parti comuni di edifici, l’agevolazione sale al 70-75%.

Come funziona 

La detrazione può avvenire in 3 modi:

  1. direttamente come credito d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo per le spese sostenute; in ogni caso, come tutte le detrazioni d’imposta, l’agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi;
  2. tramite cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante ad altri soggetti, come ad esempio istituti di credito e intermediari finanziari;
  3. sotto forma di sconto in fattura sul corrispettivo dovuto al fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati, anticipato dal fornitore stesso, che poi lo recupererà a sua volta tramite credito d’imposta.

È bene ricordare che per accedere alle detrazioni è sempre necessario presentare un documento fondamentale:

  • il visto di conformità che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta, rilasciato dagli intermediari abilitati, come dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro e dai CAF;

Nel caso si scelgano le alternative (2 e 3) alla detrazione diretta, bisogna presentare anche un ulteriore documento:

  • la asseverazione tecnica che certifichi, entro 90 giorni dalla fine lavori, il rispetto dei requisiti minimi necessari ai fini delle agevolazioni fiscali e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati, rilasciata da tecnici idonei al rilascio delle certificazioni energetiche e, in caso di interventi antisismici, dai professionisti in ambito di progettazione strutturale, direzione dei lavori e collaudo statico.

Gli entri preposti al controllo di tutta la pratica Ecobonus sono l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia Nazionale Efficienza Energetica (ENEA), che si interfacciano per verifiche al livello tecnico-procedurale e fiscale. Si tratta di controlli ordinari, effettuati in modalità telematica

Chi può usufruire dell’agevolazione

L’agevolazione può essere richiesta da tutti i contribuenti, inclusi i titolari di reddito d’impresa.

Di seguito tutte le tipologie di beneficiari:

  • Persone fisiche, compresi i liberi professionisti
  • Società di persone e società di capitali per interventi sugli immobili coinvolti nell’attività imprenditoriale
  • Associazioni di professionisti
  • Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale

Per quanto riguarda il titolo di godimento sull’immobile, al momento di avvio dei lavori – o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente l’avvio – sono previste le seguenti casistiche:

  • Proprietario
  • Nudo proprietario
  • Titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • Titolare di un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato, regolarmente registrato

Ad eccezione di proprietario e nudo proprietario, gli altri soggetti devono essere in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario, nonché dei familiari del possessore o detentore dell’immobile.

Per quali tipologie di immobili si applica l’Ecobonus

Condizione indispensabile per fruire della detrazione è che gli interventi siano eseguiti su edifici e unità immobiliari già esistenti, oppure con richiesta di accatastamento già presentata.

Per quanto riguarda le tipologie di immobili, nessun vincolo di appartenenza a categorie catastali specifiche. Dalle ville unifamiliari ai complessi plurifamiliari, dalle abitazioni residenziali ai fondi commerciali: è possibile richiedere agevolazioni per gli interventi su qualsiasi categoria di immobile, inclusi i fabbricati totalmente o parzialmente inagibili (F/2) oppure quelli con destinazione d’uso ancora non definita (F/4).

Quali lavori rientrano nell’Ecobonus

Gli interventi che consentono di accedere all’Ecobonus si dividono in due categorie, che danno diritto rispettivamente a un’agevolazione pari al 50% o al 65% delle spese sostenute per i lavori di riqualificazione energetica.

Gli interventi agevolabili al 50% sono:

  • Sostituzione di infissi esterni, come porte e finestre, comprensivi anche di chiusure oscuranti, come persiane, scuri e tapparelle
  • Acquisto e posa in opera di schermature solari, come tende da sole, veneziane, tende a rullo e alcuni modelli di zanzariere
  • Sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe almeno pari alla A
  • Acquisto e installazione di impianti con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.

Gli interventi agevolabili al 65% sono:

  • Sostituzione, anche parziale, di impianti di climatizzazione invernale: con caldaie a condensazione di classe almeno pari alla A unite a sistemi di termoregolazione evoluti (es. dotati di sensori ambientali) o con apparecchi ibridi (pompa di calore integrata a caldaia a condensazione)
  • Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici a bassa entalpia (che sfruttano il calore immagazzinato nella crosta terrestre)
  • Sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria
  • Acquisto e installazione di generatori d’aria calda a condensazione
  • Installazione di pannelli (collettori) solari per la produzione di acqua calda
  • Sostituzione o messa in opera di strutture opache verticali (es. pareti isolanti o cappotti) e strutture opache orizzontali (es. coperture e pavimenti)
  • Sostituzione di impianti esistenti con micro-cogeneratori
  • Riqualificazione energetica globale di edifici o di parti comuni condominiali
  • Acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria o climatizzazione

 

A queste tipologie di detrazioni si aggiungono altre casistiche particolari nelle quali aumenta la percentuale di detrazione delle spese sostenute per gli interventi, ma esclusivamente per gli edifici condominiali:

  • 70% di detrazione per la riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, che interessano più del 25% dell’involucro dell’edificio
  • 75% di detrazione per la riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, per più del 25% della superficie disperdente lorda, che migliorano “la qualità media” (v. Decreto 26 giugno 2015).
  • 80% di detrazione per la riqualificazione energetica di parti comuni condominiali, congiuntamente con misure antisismiche (il cosiddetto “Ecosismabonus”)

85% di detrazione se con gli interventi di cui al punto precedente, si ottiene la riduzione di due classi sismiche

Le scadenze

La Legge di Bilancio 2022 ha confermato e prorogato l’accesso alle agevolazioni previste dall’Ecobonus fino al 31 dicembre 2024, senza distinzioni di percentuale di detrazione, tipologia di immobile o di lavori effettuati.