Bonus Facciate 2022: ancora un anno per rifare il look a borghi e città

Chi può usufruire del Bonus Facciate? Quali sono i lavori ammessi? Quando scadono i termini per la richiesta? Leggi tutte le informazioni o scorri direttamente a quelle che ti interessano selezionando un argomento specifico dall’indice che trovi di seguito.

In cosa consiste

Il Bonus Facciate è un’agevolazione fiscale che prevede la detrazione del 60% delle spese sostenute per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna di edifici, parti di edifici o singole unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali all’attività d’impresa, arte o professione, purché esistenti e ubicati in determinate zone. Sono invece esclusi gli immobili in costruzione e quelli oggetto di demolizione e ricostruzione, che possono comunque beneficiare del Bonus Ristrutturazione.

Come funziona

La detrazione può avvenire in 3 modi:

  1. direttamente come credito d’imposta, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo per le spese sostenute; in ogni caso, come tutte le detrazioni d’imposta, l’agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi;
  2. tramite cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante ad altri soggetti, come ad esempio istituti di credito e intermediari finanziari;
  3. sotto forma di sconto in fattura sul corrispettivo dovuto al fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati, anticipato dal fornitore stesso, che poi lo recupererà a sua volta tramite credito d’imposta.

È bene ricordare che per accedere alle detrazioni è sempre necessario presentare un documento fondamentale:

  • il visto di conformità che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta, rilasciato dagli intermediari abilitati, come dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro e dai CAF;

Nel caso si scelgano le alternative (2 e 3) alla detrazione diretta, bisogna presentare anche un ulteriore documento:

  • la asseverazione tecnica che certifichi, entro 90 giorni dalla fine lavori, la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati, rilasciata da tecnici abilitati.

Chi può usufruire dell’agevolazione

Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti, residenti e non residenti in Italia, che sostengono le spese per l’esecuzione degli interventi agevolati. Coloro che possiedono esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva, come avviene ad esempio con il regime forfettario, possono accedere alla detrazione esclusivamente tramite cessione del credito o sconto in fattura.

Di seguito tutte le tipologie di beneficiari:

  • Persone fisiche, compresi i liberi professionisti
  • Società di persone e società di capitali per interventi sugli immobili coinvolti nell’attività imprenditoriale
  • Società semplici
  • Associazioni di professionisti
  • Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Per quanto riguarda il titolo di godimento sull’immobile, al momento di avvio dei lavori – o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente l’avvio – sono previste le seguenti casistiche:

  • Proprietario
  • Nudo proprietario
  • Promissario acquirente (con compromesso registrato prima della richiesta effettiva di detrazione)
  • Titolare di altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • Titolare di un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato, regolarmente registrato

Ad eccezione di proprietario e nudo proprietario, gli altri soggetti devono essere in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario, nonché dei familiari del possessore o detentore dell’immobile.

Per quali tipologie di immobili si applica il

Bonus Facciate

Sono ammesse tutte le tipologie di immobili, a prescindere dalla destinazione d’uso e dalla categoria catastale di appartenenza. L’unico requisito fondamentale è l’edificio si trovi in una delle seguenti zone del tessuto urbano:

  • Zona A > è spesso assimilabile al cosiddetto “centro storico” dei nostri comuni, corrisponde infatti alla parte di territorio edificato che ha una rilevanza storica, artistica o di particolare pregio ambientale, comprese le aree circostanti che, per caratteristiche simili, siano da considerare parte integrante;
  • Zona B > le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate che non appartengono alla Zona A e nelle quali la superficie coperta degli edifici esistenti non è inferiore al 12,5% della superficie edificabile della zona e nelle quali la densità territoriale è superiore a 1,5 mc/mq.

Sono esclusi gli immobili che si trovano nella Zona C (nuovi complessi residenziali), Zona D (insediamenti industriali e artigianali), Zona E (territorio agricolo e forestale) e Zona F (impianti e servizi di uso pubblico).

Per conoscere la zona di appartenenza del proprio immobile è necessario fare riferimento al Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune all’interno del quale si trova l’abitazione.

Quali lavori rientrano nel Bonus Facciate

L’agevolazione riguarda tutti i lavori effettuati sull’involucro esterno visibile dell’edificio, sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sull’intero perimetro esterno. Il Bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio che non siano visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.

Di seguito alcuni esempi dei lavori coperti dal Bonus Facciate:

  • Pulitura o tinteggiatura esterna della facciata
  • Lavori riconducibili al decoro urbano come gli interventi su grondaie, pluviali, parapetti, cornicioni
  • Il rinnovo degli elementi costitutivi dei balconi, ornamenti e dei fregi

Sono comprese anche le spese correlate: dall’installazione dei ponteggi all’acquisto e smaltimento dei materiali, dall’Iva all’imposta di bollo, dai diritti pagati per la richiesta di titoli abitativi edilizi alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico, ma anche le spese per la progettazione e le altre prestazioni

professionali richieste dal tipo di lavori.

Non rientrano, invece interventi su chiostrine, cortili e spazi interni non visibili dalla strada, o la sostituzione di infissi, finestre, inferriate, portoni di ingresso e cancelli.

Le scadenze 

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato l’accesso alle agevolazioni previste dal Bonus Facciate ma solo fino al 31 dicembre 2022.